E' stato questo l'incipit, del mio amico virtuale Sandro Della Penna, a questo post.
Da una discussione Sandro chiede, come si capisce dall'immagine sopra, un modo semplice per spiegare ai "non chimici" i concetti di cinetica chimica e della termodinamica. Detto fatto, mi sono messo a scrivere questo nuovo post che, per adesso, cerca di spiegare ai non chimici i concetti base della cinetica chimica, capisco che per gli addetti ai lavori, e per chi con la chimica "ci lavora" possono risultare banalizzazioni eccessive e potrei essere tacciato di eccessiva semplificazione, ma credetemi, l'esperienza di "ripetitore" agli alunni delle scuole superiori, mi ha fatto incontrare molti ragazzi, alcuni molto bravi e perspicaci, dove il problema era un loro cattivo, o non, studio; altri davvero in difficoltà con l'astrazione scientifica che è necessaria per immaginarsi questi concetti. Nel post seguente troverete parti di testo colorate in azzurro, sono le parti di teoria che tanto stanno care agli addetti ai lavori, altre parti colorate di rosso, sono le parti che io propongo come esempio per spiegare i concetti teorici.
Poste le necessarie precisazioni iniziali, ed anticipate le scuse se troppo ho osato, passiamo subito all'argomento vero e proprio del post!
Iniziamo col capire di cosa parliamo dando una definizione semplice che ho mutuato da wikipedia:
La cinetica chimica è quel ramo della chimica che studia la velocità con cui avviene una reazione chimica e tutti i fattori in grado di influenzarla. Il suo campo di studio si estende anche ai meccanismi implicati nella formazione dei prodotti finali.Ora, prima di iniziare chiariamo alcuni concetti base che userò nella trattazione:
e di seguito il "cilindro"
1. Come avviene una reazione?
Affinché avvenga una
reazione chimica è necessario che i reagenti possiedano un livello minimo di
energia definita energia di attivazione.
Se io la chiave la appoggio
solo sulla apertura che è posta sul cilindro della porta, e non la spingo
energicamente al suo interno, bhe… non succede proprio nulla e la porta ahinoi
non si aprirà mai.
Una volta che i due
reagenti si sono incontrati, avviene la formazione di un prodotto intermedio
caratterizzato da elevata energia potenziale e definito "complesso
attivato".
Una volta che la chiave è
inserita nel cilindro della serratura, essi formano un tutt’uno grazie alla
loro complementarietà.
Quindi, i nuovi deboli
legami chimici appena formatisi nel “complesso attivato” subiscono un ri-arrangiamento
definitivo formando i prodotti di reazione finali.
Una volta che la chiave è
correttamente inserita nel cilindro e questi si incontrano in tutti i punti,
basta farli girare, tipicamente in sento antiorario, e la serratura si sblocca
e la porta si apre!
2. Che cosa è la velocità di reazione?
Per velocità di
reazione, si intende il tempo che impiegano dei reagenti per trasformarsi in
prodotti, tale proprietà viene misurata in ambito detto Cinetica chimica,
ovvero quel ramo della chimica che studia la velocità con cui avviene una
reazione chimica e tutti i fattori in grado di influenzarla. Il suo campo di
studio si estende anche ai meccanismi implicati nella formazione dei prodotti
finali.
La velocità di reazione non
è nient’altro che la velocità con cui una persona riesce ad aprire la propria
porta con la chiave giusta.
3. Da che cosa può essere influenzata la
velocità di reazione?
I fattori in grado di
influenzare la velocità di reazione possono sommariamente così elencarsi:
1. Natura dei reagenti:
siccome in una reazione chimica si rompono dei legami e se ne formano di nuovi,
la velocità dipende dalla forza di legame esistente.
2. Superficie di contatto:
all'aumentare della superficie di contatto aumenta la velocità di reazione.
3. Concentrazione dei
reagenti: la velocità aumenta all'aumentare della concentrazione. L'equazione
che mette in relazione velocità di reazione con concentrazione dei reagenti è
detta legge cinetica.
4. Temperatura:
all'aumentare/diminuire della temperatura aumenta/diminuisce la velocità di
reazione, mediamente di 2 volte ogni 10 °C di temperatura.
5. Presenza di
catalizzatori: molte reazioni avvengono molto lentamente se non catalizzate da
sostanze inorganiche (catalizzatori) o organiche (enzimi).
Per quanto attiene alla nostra serratura… la velocità di apertura di
una porta dipende da…
1. Se io avessi una chiave di
vetro (abbastanza fragile) ed un cilindro di diamante (moooolto duro) capite
bene che dovrei stare mooooolto attento affinché la chiave non si rompa nella
toppa e quindi dovrò procedere molto lentamente nell'operazione di aprire la
serratura;
2. Avete mai provato ad
inserire solo un pezzettino di chiave nel cilindro? Alcune serrature (ad
esempio quelle per la bicicletta un pochino scadenti…) anche se non inserite
tutta la chiave ma ne lasciate fuori qualche millimetro, comunque riuscite ad
aprire la serratura, ma capirete bene che sì, la serratura si apre ugualmente,
ma implicheremo più tempo, e di sicuro non sarà veloce come se noi dovessimo
inserirla correttamente facendo combaciare tutti gli incavi della chiave con i
“dentini” della serratura;
3. Sapete che caratteristica
hanno le chiavi passpartout? Sono ricchissime di incavi, in modo che qualsiasi “dentino”
del cilindro incontrino riesco ad agganciarsi per aprire la serratura, pertanto
se io ho una chiave ricchissima di incavi riuscirò ad aprire una serratura
molto più velocemente e facendo anche meno attenzione, in qualsiasi posizione
la inserisco, la probabilità che si incontri un incavo con un “dentino” è molto
alta;
4. Vi sarà capitato almeno una volta di dover
aprire il cancello di casa in inverno… quando ho la serratura ghiacciata, la
chiave fatica ad entrare e l’operazione di apertura della serratura è irrimediabilmente
lenta od impossibile. Per velocizzare il tutto, prendo un accendino, scaldo la
serratura, la sghiaccio et voilà il cancellino si apre! Idem per l’estate, ma
in maniera contraria, con il caldo il metallo della serratura si deforma
espandendosi, ecco che quindi lo raffreddo con del ghiaccio spray e lo faccio “ritirare”,
il risultato è che in un men che non si dica apro la mia serratura
5. Quando la serratura in
questione è parecchio datata, per facilitare la sua apertura posso spruzzare un
lubrificante spray al suo interno, il lubrificante non partecipa al meccanismo
di apertura ma lo facilita facendo scivolare la chiave al l’interno del
cilindro.
Spero di aver fatto un buon lavoro e di aver apportato un buon contributo, ripeto, chiedo scusa a chiunque si senta "offeso" dall'eccessiva banalizzazione dei concetti,
mi ripeto, il post è dedicato a chi la chimica la guarda dal buco della SERRATURA, se avete commenti da lasciare o altro, fate pure... LA PORTA E' SEMPRE APERTA!!!!